SERIE A QUARANTENA - Finalmente la Serie A riparte. La Lega Calcio e la FIGC hanno ottenuto dal Governo il via libera: dal 13 giugno si torna in campo per la Coppa Italia, poi dal 20 sarà la volta del campionato. Non tutte le questioni a margine del calcio giocato sembrano essere risolte però. Tutt'altro. Ci sono ancora perlomeno due nodi ancora da risolvere. Quello della quarantena in caso di positività di un giocatore, e la questione dei contratti/ prestiti in scadenza al 30 giugno.
L'attuale protocollo per le partite, valdato ieri dal CTS a poche ore dal vertice Governo-mondo del calcio, prevede ancora la quarantena di 14 giorni, e quindi un possibile nuovo stop, nel caso in cui venga trovato un nuovo positivo tra i gruppi-squadra delle 20 di Serie A. Resta quindi in vigore l'isolamento di tutta la squadra, come confermato dallo stesso Spadafora ieri sera: "Al momento il CTS esclude che si possa allentare la quarantena", ha dichiarato il Ministro.
Come riferisce il Corriere dello Sport, con la chiusura della stagione ad agosto viene esteso automaticamente il tesseramento dei giocatori per altri due mesi. Chi è in prestito o è in scadenza, può continuare a giocare fino a quella data solo per il club attuale. A patto di mettersi d’accordo sulla parte contrattuale. Per il momento però, tale accordo non è normato, nel senso che la trattativa si svolgerebbe su base individuale, caso per caso. La FIGC si starebbe muovendo nella direzione di una “moral suasion” nei confronti dei club. Vorrebbe insomma approvare, nel prossimo Consiglio Federale, una «raccomandazione stringente» affinché siano prorogati sia i prestiti che i contratti in scadenza, in modo da non alterare significativamente gli organici e i valori in campo. La Lega Serie A potrebbe approvare un documento che impegni i 20 club a considerare validi i contratti e i prestiti fino al 31 agosto.