AIC GOVERNO - Attraverso un comunicato ufficiale diramato poco fa, l'Associazione Italiana Calciatori esprime "perplessità e sorpresa" sulle decisioni del Governo riguardanti il mondo del pallone.
La ripresa degli allenamenti individuali fissata al 4 maggio, rispetto a quella delle sedute collettive, previste per il 18 dello stesso mese, fa infuriare i vertici dell'AIC, l'Associazione Italiana Calciatori. Poco fa è stato infatti diramato un comunicato ufficiale in quale non si lascia spazio ad interpretazioni: il mondo del pallone chiede lumi al Governo Italiano e manifesta pubblicamente le proprie perplessità in merito alle decisioni prese.
L'Assocalciatori manifesta le proprie perplessità, nonché la sorpresa, in merito alla decisione del Governo sulla modalità di ripartenza dello sport italiano. Si ritiene discriminatoria, prima ancora che illogica, l’idea di far riprendere l'attività negli impianti sportivi ai tesserati di discipline sportive individuali. E quella di non consentire ai calciatori professionisti, così come ad altri atleti tesserati per discipline di squadra, lo svolgimento di allenamenti in forma individuale nei centri sportivi.. La norma rischia di produrre un aggravamento e non il contenimento del rischio. Per il lavoratore sportivo la fase di riatletizzazione dopo questo stop obbligato è un passaggio necessario. Utile anche ad evitare infortuni per essere pronti per iniziare il 18 maggio gli allenamenti di gruppo. Rimane l’auspicio di un pronto intervento del Governo utile ad eliminare le evidenti distorsioni che deriveranno dalla applicazione delle norme contenute nel DPCM del 26 aprile u.s.".