Crespo: "Lautaro nuovo Aguero. Sogno di allenare le squadre in cui ho giocato. Ronaldo o CR7? Ronie era il fenomeno..."

8 Aprile 2020
- di
Simone Togna
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Tempo di lettura: 2 minuti

CRESPO LAUTARO AGUERO - Hernan Crespo, ai microfoni di Sky, loda Lautaro, apre la pagina dei ricordi e svela le ambizioni future.

Crespo e il ritorno in Italia da allenatore

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Getty Images

Hernán Crespo, intervenuto in diretta su Sky, ha toccato plurimi temi. Tra questi quello di lavorare come mister in Italia: "A me piacerebbe allenare le squadre dove ho giocato. Voglio tornare a San Siro, sempre che non me lo buttino giù. Sogno tutti i giorni di tornarci, è un posto magico. Io nuovo tecnico della Juve? Prima me lo devono proporre. Chiaro che l’affetto verso l’Inter o il Milan sia diverso, non lo so. Adesso non è nei miei pensieri, sto bene dove sto, faccio di tutto per migliorare. Ambisco a tornare in Italia ma non so sinceramente se allenerei la Juve. Difficile dirlo perché con i bianconeri ci ho sempre giocato contro, c’è rispetto ma grande competitività e ad ora non saprei dire".

Ronaldo o CR7? Ronie era il fenomeno…"

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Getty Images

Il mister del Defensa y Justicia argomenta anche il paragone Ronaldo e CR7: "Per quelli della nostra generazione Ronaldo il Fenomeno era il fenomeno. CR7 ha avuto la fortuna, come Messi, di incontrarsi e migliorarsi a vicenda. Per Ronaldo il fenomeno era diverso. Probabilmente noi, dell'epoca, non gli abbiamo dato quello stimolo in più che hanno oggi Ronaldo e Messi per migliorarsi ulteriormente. Senza dubbio il portoghese ha una continuità incredibile ma il modo in cui Ronie arrivava al gol, la bellezza del gesto tecnico, la fantasia che usava per smarcarsi sono inarrivabili. Credo che CR7 è stato il frutto di un lavoro enorme, ha lavorato tantissimo per arrivarci, è una macchina da gol, però i suoi occhi hanno necessità di vedere qualcosa anche a livello di fantasia non ha e che il Fenomeno aveva".

Crespo: "Lautaro nuovo Aguero

Il Valdanito commenta poi così gli attaccanti del momento: "Icardi lo conosciamo molto bene, Dybala altrettanto e ora stiamo conoscendo tutti Lautaro. Far parte della sua crescita sarebbe bello. Il nuovo Aguero? Sì, forse un po’ meno pulito nel dribbling ma più uomo squadra del Kun, che tante volte si disinteressa, Lautaro partecipa sempre: può giocare da solo, può giocare in due come sta facendo ora con Lukaku e può giocare nel tridente. Ha una testa che mi piace molto".

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