FELIPE MELO DE BOER NON SI CAPIVA - Felipe Melo, in una diretta Instagram con la Gazzetta dello Sport, esalta l'Inter, attacca de Boer e loda Mancini e Mourinho.
"Io non cambio mai e non ho voglia di cambiare. In tutti i club in cui sono andato, ci sono andato per la personalità che ho e per quello che lasciavo in campo. Per questo i tifosi dell'Inter, anche se sono stato poco tempo, si ricordano di me; perché non mollo mai. So che mi vogliono bene e per me è importante. Qui al Palmeiras gioco come difensore centrale: ho faticato all'inizio perché non ero abituato, però ora mi sono ambientato. Piano piano cresco ogni giorno. Al di là della propria età ogni giocatore vuole essere sempre importante. L’allenatore mi ha dato fiducia, abbiamo iniziato bene".
"All'Inter avevo fatto bene al primo anno, mentre al secondo poi è arrivato quello olandese che capisce tantissimo, troppo forte... (De Boer, ndr). Lui non parlava neanche italiano. Arrivava e non si capiva cosa diceva. Ma parla italiano, impara qualcosa piuttosto. Io ho cercato di rispettarlo, imparare qualcosa da lui e dal suo staff. Era una sua scelta non portarmi nelle partite, io ero un po' giù, mi allenavo tantissimo. Poi è andato via lui ed è arrivato Pioli e ho cominciato subito a giocare, la mia ultima partita lì infatti l'ho giocata. Ho dimostrato sul campo che potevo ancora giocare".
"Mancio è un grande amico ed è uno degli allenatori più esperti che abba mai incontrato. Abbiamo vinto insieme al Galatasaray e lui, poi mi ha pure portato all’Inter, che era la squadra che sognavo da quando ero bambino. Mi dispiace non essere stato un calciatore di Mourinho, lui ha anche parlato di me tante volte disse anche che in quel momento ero uno dei più forti al mondo, sono un suo fan".