HANDANOVIC ALZARE TROFEI - Samir Handanovic, in un'intervista rilasciata a InterTV tramite le domande dei tifosi nerazzurri, si è detto orgoglioso di essere il Capitano della Beneamata e svelato i sogni da realizzare.
"Covid-19? All'inizio un po' tutti lo abbiamo preso sotto gamba. Adesso invece siamo consapevoli di quanto sta succedendo. Seguiamo quello che ci dicono, anche se c'è un po' di preoccupazione. A casa si fa quello che si può, ma è difficile restare concentrati. La mia giornata è fare quello che si può, lavori di forza per mantenere il fisico e lavori di trasformazione. C’è meno lavoro con la palla rispetto a quello che facciamo ad Appiano ma faccio ciò che posso. Qui mi posso muovere perché la situazione è migliore rispetto all'Italia, non è ancora così grave e si può ancora uscire per fare sport o passeggiate".
"L'infortunio è ormai alle spalle. Sono trascorsi due mesi, ora sto bene: è una cosa passata".
"Quando sono arrivato all'Inter l'ho vissuto come un sogno realizzato. Giocavo prima all'Udinese e tutti i giocatori ambiscono a qualcosa in più. In quel momento l’Inter era il top d’Europa e del mondo quindi è stata una felicità e un orgoglio enorme e anche una sorta di test personale".
"Ci sono state tante parate che mi piacciono, però magari quella con il tasso maggiore di difficoltà è quella al derby: la punizione di Calhanoglu. Il ricordo più piacevole all'Inter? Ultima giornata di due stagioni fa, Lazio-Inter".
"Il mio sogno? Semplice: alzare trofei con l'Inter. Il mio idolo? Peter Schmeichel. Il portiere di riferimento dei nerazzurri? Julio Cesar: l'ho visto giocare nella mia epoca e tante volte. Non posso dirlo per gli altri perché li ho visti poco. Quelli recenti della mia epoca in cui giocavo era Julio ed è lui che ho preso come riferimento".